sabato 30 ottobre 2010

"Skin on Frame" Step 7


Completata la legatura di chiglia e "chines" si può ritenere definita la struttura riguardante la carena. Ora si può raddrizzare lo scafo e completare le sovrastrutture.

Se ricordate avevamo lasciato incompleta la zona della coperta in corrispondenza della seduta : è ora giunto il momento di occuparsene.

Un elemento fondamentale del ponte è costituito dal "Masik". Questo è un termine che io preferisco non tradurre. Per descriverlo posso dire che è la traversa di coperta dove poggia il bordo anteriore del pozzetto ma, particolare molto importante, è anche l'elemento dove le nostre gambe trovano il giusto ancoraggio per il controllo del kayak. Per queste sue finalità la conformazione è ad arco, più o meno accentuato a seconda delle esigenze, perchè deve creare un innalzamento della coperta. Nel mio caso specifico ho dovuto predisporre un "masik" particolarmente inarcato per consentirmi un facile accesso data la mia elevata statura. Ciò risulta in contraddizione con le caratteristiche dei kayak storici che presentano un "masik" poco arcuato consentito dalle caratteristiche antropometriche della popolazione Inuit.

martedì 26 ottobre 2010

"Skin on Frame" Step 6

Ora possiamo inserire quegli elementi longitudinali costituiti da chiglia e "chines" (spigoli). E' bene che questi elementi siano ricavati da listelli continui evitando così la giunzione di pezzi diversi. Per prima si colloca la chiglia e occorre prestare la massima attenzione in modo che corra dritta da prua e poppa e divida la carena in due metà simmetriche. Il sistema di fissaggio è costituito da una legatura continua che blocca la chiglia ad ogni costola. Lo stesso sistema si applicherà per i "chines" che verranno posizionati nel punto in cui la costola presenta la sua massima curvatura. Esiste comunque un margine nel posizionamento dei "chines" di qualche centimetro più verso la chiglia o, viceversa, più verso i longheroni che può creare uno scafo con fondo a "V" più o meno accentuato, secondo le nostre preferenze.


lunedì 25 ottobre 2010

"Skin on Frame" Step 5


Quando tutte le 20 costole sono collocate è il momento di occuparsi delle piastre di prua e poppa. Questi elementi sono delle tavolette di legno opportunamente sagomate che si congiungono all'estremità dei longheroni e costituiscono le ruote di prua e di poppa. in basso vengono raggiunte dalla chiglia e lateralmente dai "chines" che sono quei listelli che creano lo spigolo vivo di carena ("hard-chine") dettaglio tipico dei kayak Groenlandesi. Con l'inserimento di questi elementi la lunghezza finale del kayak viene incrementata di altri 40 cm. raggiungendo i 5,35 mt. di lunghezza f.t.

"Skin on Frame" Step 4




A questo punto abbiamo la struttura del ponte nella sua forma definitiva. Per la fase della "costolatura" si procede a scafo capovolto. Le costole si ricavano da listelli di frassino di spessore di circa 6/8 mm. e larghe 20/25 mm. Per poterle curvare occorre che siano state tenute immerse in acqua di mare per almeno 4 giorni, poi se ne prendono 4 o 5 per volta si inseriscono per una mezz'ora nella camera a vapore e appena si escono vanno subito curvate e bloccate nella loro posizione incastrandole nelle mortase che avevamo in precedenza ricavato nel bordo inferiore dei longheroni.

venerdì 22 ottobre 2010

"Skin on Frame" Step 3

Completata l'operazione di "mortasatura" si pongono nuovamente in posizione i longheroni con i distanziatori provvisori e si inseriscono le due traverse di cui avevamo in precedenza rilevato il loro posizionamento sui longheroni. Lo spazio compreso tra queste due traverse lo lasciamo per il momento libero (corrisponde alla porzione di scafo dove siederà il pagaiatore), mentre sia verso prua che verso poppa inseriremo altre traverse ad intervalli regolari. Il metodo di fissaggio di queste traverse sui longheroni è costituito da spinotti e legature. Anche le estremità dei longheroni a prua e poppa vengono bloccate con lo stesso sistema.

"Skin on Frame" Step 2

Mentre i longheroni sono tenuti in posizione dai distanziatori provvisori occorre stabilire la posizione degli elementi trasversali che chiameremo " traverse". Questi elementi saranno quelli che bloccheranno definitivamente i longheroni. Si parte col segnare il punto centrale dei longheroni poi, spostandosi verso poppa di 45 cm., si segnerà sui longheroni la posizione della traversa che corrisponderà al bordo posteriore del pozzetto. Stabilita questa, occorre prendere la misura stando seduti scostati di circa 20 cm. da questa traversa (In modo da lasciare sufficiente spazio tra la schiena e il bordo posteriore del pozzetto), del punto dove poggeranno i nostri piedi : questo sarà il punto da segnare sui longheroni per stabilire la posizione dove verrà fissata l'altra traversa, quella che assolverà il compito di puntapiedi.
Fatto questo, si smontano i longheroni si affiancano e si procede ad una operazione un pò delicata : occcorre infatti praticare nel bordo inferiore dei longheroni gli incavi (in termine tecnico "mortase") dove si inseriranno le costole. Nel kayak in costruzione le costole sono 20 pertanto occorrerà ricavare 40 mortase in tutto.

giovedì 21 ottobre 2010

Costruire uno "Skin on Frame" Step by Step

La costruzione di uno "Skin on Frame" inizia dai due longheroni che costituiranno i fianchi del kayak. Con l'aiuto di distanziatori provvisori si tengono in posizione appoggiandoli sui cavalletti. E' in questa prima impostazione che possiamo decidere le dimensioni di base del kayak: lunghezza e larghezza . Stabilendo poi l'inclinazione che vogliamo dare ai longheroni possiamo anche determinare l'insellamento che è quella caratteristica che prevede l'innalzamento del profilo del kayak in corrispondenza di prua e poppa : aumentando l'angolo di inclinazione dei longheroni aumenta conseguentemente questo innalzamento delle estremità. Fondamentale è controllare l'allineamento e simmetria del posizionamento dei longheroni a tale scopo si tende un filo che corre da prua e poppa e stabilisce l'asse di simmetria dello scafo.

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Giacomo



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